Ma chi sono gli influencer?!

Chi sono gli Influencer?

Da un po’ di tempo i guru del marketing online non fanno che parlare di influencer. Qualche settimana fa sembrava se ne dovesse occupare anche la politica per evitare che queste strane creature del web ingannassero gli ignari cittadini. Ma chi sono queste nuove creature del marketing?

Cosa fa l’85% delle persone che si appresta a fare un acquisto?

Cerca su Internet informazioni e consigli sul prodotto migliore per le sue esigenze. La maggior parte delle volte approda su un portale dove uno o più esperti raccontano per filo e per segno cosa ne pensano dell’oggetto in questione.

Questi specialisti si chiamano influencer. “Ma stiamo parlando di blogger!” direte voi. Non proprio.

Un blogger può trattare di tutto e non è necessariamente popolare. Caratteristica primaria di un influencer è proprio la popolarità: si diventa influencer solo se si ha un folto seguito di fans che ci seguono. E seguono i nostri consigli.

Chi sono gli Influencer?

Perché un influencer può diventare una risorsa per il marketing?

Se abbiamo un seguito di 10.000 fans disposti a seguire i nostri consigli, ogni parola che pronunciamo vale migliaia di euro.

Prendiamo Chiara Ferragni: ogni volta che fa un selfie con un nuovo accessorio, fa impennare le vendite tra ragazze e ragazzine. In Italia il 64% dei consumatori si fida dei commenti su Internet. Se poi questi commenti vengono da una “guida” autorevole, il gioco è fatto.

Ormai sono tantissimi i brand che si affidano ad un influencer per spingere i propri prodotti.

La stessa Regione Lombardia ha utilizzato questa strategia per la promozione del suo territorio. In questo caso è stato

Chi sono gli Influencer?

Come lavorano gli influencer?

Ormai sono tantissimi i brand che si affidano ad un influencer per spingere i propri prodotti.

La stessa Regione Lombardia ha utilizzato questa strategia per la promozione del suo territorio. In questo caso è stato chiamato lo YouTuber Stefano Cavada al quale è stata offerta un’esperienza di viaggio in vari luoghi lombardi.

Era libero di recensire ciò che voleva, come voleva. La campagna ha avuto successo, la visibilità del territorio è molto aumentata grazie ai tantissimi followers di Stefano.

Ovviamente questa pratica si muove su un terreno minato: se un influencer è pagato da una azienda per recensirla, parlerà davvero in maniera imparziale dei suoi prodotti/servizi? E’ giusto che i suoi fans siano all’oscuro degli accordi commerciali che sono alla base di queste recensioni?

Per il momento non ci sono risposte ufficiali, anche se alcune indicazioni arrivano dalla recente pubblicazione del Libro Bianco della Comunicazione Digitale.

Voi cosa ne pensate? Ricorrereste agli influencer?